sabato 26 luglio 2008

Mountain adventure

Ormai conoscete il perchè dei pochi aggiornamenti di questo blog, vi chiederete perchè sono qui allora! Sì, una nuova avventura, questa volta soprannominata "mountain adveture" e come mai? Rosì è fuggita dal caldo umido di Villa Lola per venirmi a trovare. Non è una novità che quando arrivi lei le temperature si abbassino e non di poco. Anche se lei era qui io ho dovuto lavorare ugualmente e al suo contrario non ho potuto scarozzarla in giro alla scoperta di posti nuovi come avrei voluto.
Questa volta c'è stata una piccola eccezzione però e ho avuto mezza giornata libera, così giovedì visto che ci ha raggiunto anche Rosito (che fantasia coi nomi eh?!) ci siamo muniti di scarponi, maglioni e occhiali da sole e siamo saliti in alta quota. Dopo aver scelto l'itinerario con cura siamo partiti, ma eravamo già al rifugio previsto per il pranzo alle 11. Che si fa allora? Non si può mica pranzare così presto! Non ci siamo accontetati di un giretto la intorno e abbiamo deciso di raggiungere un rifugio un bel po' più in sù, chi immaginava la fatica che avremmo fatto? Nessuno, così in tre ore abbiamo fatto un percorso che è previsto in due ore.


(Quell'edificio grande che si vede laggiu sul sentiero è il rifugio Firenze, dove abiamo deciso di cambiare strada e mangiare in un altro rifugio)

Arrivati in cima avevamo i polmoni sotto le suole. Rosi è ancora oggi convinta del fatto che volessimo liberarci di lei, non è certo il tipo di persona per certe avventure, ma con calma, ehm molta calma ce l'ha fatta anche lei. Tra una "risata" e l'alta il peggio sembrava essere passato. Dopo una bella pausa, e dopo esserci coperti per evitare una polmonite abbiamo incominciato a scendere, tra pecore e capre abbiamo avvistato il rifugio per il pranzo e dopo esserci riempiti di alimenti tipici ad alto valore calorico, abbiamo ripreso la camminata, due altri amici ci avrebbero raggiunto da li a poco. Poi in lontananza un altro colpo, un altra salita, piccola questa volta e giuro che a stomaco pieno è ancora peggio. Sopravvissuti anche a quella un altra bella pausa per riprendere fiato prima dell'ultima discesa lunga e impegnativa. Gli altri due ci hanno abbandonato per il lavoro e noi siamo scesi (con molta calma!)


Vista delle Odle, durante una piccola pause per riprendere fiato

Sembrava davvero non finisse più dopo un po di discesa anche se il fiato è buono sono le gambe a giocare brutti scerzetti. Alle sei però siamo finalmente arrivati a casa. Lo stato in cui eravamo potete immaginarlo e io dopo tutto sto giro, ho dovuto cambiarmi e tornare al lavoro. La batteria si è ricaricata quasi subito tanto che abbiamo anche avuto le forze di uscire la sera, niente da fare, l'abbiocco è arrivato dopo e così alle 23.30 eravamo già con un piede nel letto. Il motto del giorno era "I glutei ringrazieranno" ma oggi dopo due giorni stò quasi peggio, i miei poveri stinchi mi impediscono di camminare in modo normale, ma passerà. E' stata una giornata splendida, differente, non avrei potuto desiderare di meglio. Grazie di cuore a Rosi e Rosito che hanno vissuto questa avventura con me!

Questo è il giro che avremo dovuto fare:

Questo invece è il giro che abbiamo fatto:

Un pò delusi nel sapere che erano poco più di 10 km ma soddisfatti nel leggere "sentiero escursionistico difficile"
Tanto per darvi un idea ecco dove eravamo:Si si, siamo saliti da dietro su quella montagna chiamata Stevia e siamo scesci al lato!

Le foto scattate non sono di certo tutte qui, spero di riuscire presto a crearne un video simpatico da postare, intanto godetevi queste!

1 commento:

mangia adesso ha detto...

che bello le passeggiate in montagna
dovresti vedere che belle passeggiate puoi fare alle egadi a marettimo per andare al mare e non sei attrezzata di gommone devi attraversare la montagna prima su e poi giù per la modica somma di 2 ore di arrampicate varie ma quando arrivi lo spettacolo del mare ti ha già fatto dimenticare tutto

ps piacere di conoscerti